01.02.1981

FIORENTINA - JUVENTUS 0-1

Maglie Fiorentina Juventus 1980/81

FIORENTINA - JUVENTUS 0-1

Firenze, Stadio Comunale, 01.02.1981

15°Giornata di Campionato

 

RETI: 59’ Tardelli (J)

 

FIORENTINA: Galli, Contratto, Tendi; Galbiati, Guerrini, Ferroni (86’ Fattori); Bertoni, Casagrande, Desolati; Antognoni, Restelli - All. De Sisti

 

JUVENTUS: Zoff, Cuccureddu, Cabrini; Furino, Gentile, Scirea; Causio (74’ Prandelli), Tardelli, Bettega; Brady (74’ Verza), Fanna – All. Trapattoni

 

ARBITRO: Michelotti di Parma

 

CLASSIFICA: Roma p. 20; Inter p. 19; Juventus, Napoli p. 18; Torino p. 17; Cagliari p. 15; Catanzaro p. 14; Ascoli, Brescia, Como, Pistoiese p. 13; Bologna p. 12; Avellino, Fiorentina, Udinese p. 11; Perugia p. 7

 

CRONACA: Non sono bastati né l’avvento di De Sisti né la buona prestazione della squadra né infine il grande pubblico (tutta la città rappresentata in tribuna, persino Baglini, l’uomo dell’ultimo scudetto che non andava allo stadio da anni, persino il sindaco a testimoniare la solidarietà del Comune alla drammatica vicenda della squadra) a superare il momento critico. D’accordo, la squadra è apparsa viva, ha giocato, poteva addirittura vincere (clamorosa parata di Zoff su girata di testa a terra di Bertoni al 26’) comunque pareggiare. Ha finito per perdere per  la quinta volta consecutiva incassando un gol di Tardelli al 59’ in seguito a una papera di Ferroni che su passaggio di Fanna dalla sinistra si è lasciato soffiare la pallad a Bettega che l’ha rimessa al centro dov’era appostato Tardelli. L’improvvisato uomo-gol della Juventus con un violento rasoretta, ha fatto secco Galli tra la delusione generale. Diciamo delusione perché la Juventus pur avendo dominato i primi venti minuti (la Fiorentina aveva programmato di controllare la gara e poi di passare al contrattacco) non dava segni di poter passare. E’ il solito problema della squadra di Trapattoni che gioca senza punte, per cui è costretta a sperare negli inserimenti dei centocampisti. E Tardelli, alla lunga, si è fatto trovare puntuale con l’unica palla-gol che gli ha concesso la Fiorentina. Per cui alla fine non riesci a giudicare questa Juventus che fa tanto gioco fino alla trequarti avversaria, che scende a valanga e fa paura, che è rapidissima nella fase di costruzione dell’azione ma che poi s’inceppa perché non ha un risolutore. Per cui può segnare su zuffe sotto porta, su calci d’angolo in cui qualcuno mette la testa. Ieri non poteva farlo Bettega perché Guerrini non ha sbagliato un intervento di testa, sembrava una torre, né Brady che se ne stava arretrato e doveva stare attento alle gambe perchè Contratto non gli lasciava tregua.

Tardelli sì. Ecco. Tardelli ha impegnato una volta sola Galli al 32’ su calcio dalla bandierina di Causio. Il centrocampista è andato su e poi ha girato verso l’angolino:Galli si è allungato schiaffeggiando la palla.

Insomma, la Juventus ha concluso due volte, sempre con Tardelli, e una su punizione battuta da Fanna (Galli ha deviato in angolo). E ha ottenuto il massimo. E proprio percho è squadra allorchè non deve chiamare in cause le punte, pur esse contratte, impegnate a chiudere, a restringere gli spazi, a interdire, pur avendo alle spalle la protezione di una difesa valida e di un centrocampo solido con Gentile che, abusando della propria esuberanza, dava una mano a tutti, con Furino che la faceva spesso da centromediamo metodista grazie all’abuso decennale di governare quel settore del campo. La Juventus si è preoccupata di controllare Desolati con Cuccureddu e Bertoni con Cabrini, mentre Antognoni era andato a finire tra le grinfie di Tardelli rinnovando così il solito vecchio duello. Ma probabilmente De Sisti non aveva previsto che Tardelli è uomo che si inserisce, che anche contro il Napoli aveva fatto irruzione nell’area avversaria andando a segnare il gol del pareggio. Non diciamo che Antognoni avrebbe dovuto controllarlo in fase difensiva: vogliamo solo chiarire che Tardelli sia quando ha impegnato Galli di testa sia allorchè ha segnato il gol, non ha avuto alcun controllore. Certe cose bisogna prevederle per evitare guai. Ma a questi livelli basta il minimo errore per rimetterci le penne.

La squadra viola era stata attenta, De Sisti aveva organizzato la gara con raziocinio rispolverando Galbiati dietro a tutti (e lui ha disputato una buona gara), ha creato di suscitare le reazioni di Desolati in modo che facesse la pace con il pubblico (e le cose per lui sono andate meno bene), ha bloccato Bettega con la torre Guerrini, ha fatto seguire Brady da Contratto restituendo a Bertoni il suo vecchio ruolo, di ala destra. La più bella sorpresa della squadra è stata proprio Bertoni. Soprattutto dopo la sfuriata iniziale della Juventus e allorchè la Fiorentina ha cominciato a uscire dal guscio facendo il proprio gioco. Bertoni, avendo trovato spazio, ha fatto vedere qualcosa di bello. Evidentemente si è liberato lui pure del complesso della paura. Abbiamo detto all’inizio della girata di testa. Poi, è andato via in contropiede impegnando seriamente Zoff (44’), il portiere si è salvato uscendo e deviando in corner. Bertoni avrebbe bisogno di un’assistenza superiore di quella che gli piò venire da Antognoni e da Casagrande utilizzato da uomo spola (al suo posto, diciamo in mediana, è stato utilizzato Ferroni proprio per il gioco delle marcature difensive). Il capitano è stato autore di “numeri” eccezionali limitatamente alla libertà che gli lasciava Tardelli. Però il centrocampo nel suo complesso, essendo la prima volta che gioca insieme, ha fatto un po’ di confusione. De Sisti ha impiegato, quindi, Restelli da uomo dovunque, permettendo a Gentile di spingere sulla destra con cross pericolosi. Tutto sommato, è stata una bella partita, combattuta, disputata a un ritmo sostenuto, mai violenta. Diciamo che un pareggio avrebbe accontentato tutti. Ha vinto la Juventus (per la prima volta in trasferta) e il pubblico ha inveito contro i bianconeri. Tanto è vero che hanno potuto lasciare lo stadio con molto ritardo. Fuori, centinaia di persone inveivano al grido “ladri, ladri!”. Segno che il pubblico si è riavvicinato alla Fiorentina. Perchè l’ha vista viva, sicuramente in netta ripresa. Ma domenica prossima ci sarà lo scoglio di Perugia. E sarà il dramma. Per chi, lo vedremo. – da La Gazzetta dello Sport del 02.02.1981