1984/85

La follia dell' Heysel

Maglia Juventus 1984/85
Maglia Juventus Trasferta 1984/85

Dopo la conqusita del ventunesimo scudetto, si apre per la Juve una nuova possibilità di partecipare alla Coppa dei Campioni, il trofeo più cercato e mai vinto dai bianconeri. Per dargli la caccia la squadra rimane quasi immutata rispetto all’anno precedente, con la sola partenza di Claudio Gentile (sostituito dall’ex veronese Favero)   e  dell’arrivo  dell’  attaccante Massimo Briaschi che idealmente avrebbe dovuto sostituire il recalcitrante Bruno Giordano che nell’estate aveva rifiutato il trasferimento dalla Lazio alla Juventus. 

Decisamente concentrati sulla Coppa, la Juve che affronta il nuovo campionato, è una squadra che fin dalle prime battute sembra decisa ad un passaggio di consegne: alla quinta giornata il Verona di Bagnoli, nuova forza del calcio italiano, vince per 2-0 con i gol di Elkjaer e dell'ex Galderisi, candidandosi ad erede dei bianconeri che in campionato non sembrano trovare più i giusti stimoli. La stagione che finirà sarà una delle più anomale del calcio italiano, col Verona scudettato per la prima volta, il Torino secondo, la Sampdoria quarta e squadre come Roma e Fiorentina faticano ancora più della Juventus. 

A consolare gli scarsi successi nazionali, ecco però arrivare a gennaio la prima Supercoppa Europea, vinta contro l’imbattibile Liverpool degli anni ’80 per 2-0 con doppietta di Boniek. 

I trionfi europei potrebbero rimanere scolpiti nella storia il 29 Maggio del 1985, quando Juventus e Liverpool si trovano ancora una volta di fronte allo stadio Heysel di Bruxelles per la finale di Coppa dei Campioni, l’unico trofeo internazionale ancora mancante nella bacheca juventina. L’atmosfera sembrerebbe delle migliori, di fronte ci sono le due squadre più forti d’Europa, ma qualcosa non funziona nel modo giusto: i tanto temuti hooligans inglesi sfondarono la recinzione della curva Z e invasero il settore che ospitava i tifosi juventini provocando il panico e un’autentica strage. 

Alla fine si contarono 39 morti, di cui 36 juventini. Per motivi ancora non del tutto chiariti, la partita si giocò lo stesso e la Juventus vinse per 1-0 grazie a un rigore molto generoso trasformato da Platini. La Coppa tanto attesa arrivò, ma il tragico ricordo di quel giorno non lasciò mai più la mente di tutti i tifosi bianconeri.

Platini con la maglia versione sponsor largo

La nuova maglia 1984/85 vede il ritorno della scudetto, simbolo dello splendido campionato conquistato nella stagione precedente. La maglia conserva le caratteristiche principale dell'anno prima. Sul petto lo scudeto è simile a quello della stagione 1982/83. La differenza è nelle stelle ora più piccole e sottili .

 Durante la stagione non ci sono variazioni ad eccezione dello sponsor ariston che in alcune partite è ricamato sulle maglie in modo più largo ( vedi foto qui sopra).  Anche le caratteristiche della numerazione non cambiano e rimarranno invariate fino alla fine del decennio.

 

Confermatissima la seconda maglia gialla anche per la stagione 1984/85. Le caratteristiche sono identiche alla precedente con sponsor ariston, numero, polsini ed il colletto di colore blu. La maglia è stata usata in poche occasioni tra le quali le trasferte di Udine ed Ascoli.

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